
Allevamento di colombi o luogo di sepoltura di epoca romana?
Una profonda cavità con due grandi aperture verso l’esterno e tante piccole nicchie scavate dall’uomo. Così si presenta il colombaio di Monte del Frate, che si affaccia sul fiume setta, visibile dalla strada che da Badolo conduce a Brento.
Pur mancando reperti e documentazioni storiche che consentano una datazione precisa, alcuni studiosi hanno attribuito a queste piccole celle un significato legato all’architettura funeraria dell’Antica Roma, con numerosi esempi simili soprattutto in Lazio e in Toscana. Queste strutture, con nicchie allineate su più file parallele, potevano essere utilizzate dai Romani come luogo di sepoltura per defunti cremati.
Non avendo però testimonianze ad avallare questa tesi, un’altra ipotesi, meno suggestiva, è che il colombario fosse una struttura adibita all’allevamento dei colombi.