Le origini della Flaminia Militare ci riportano indietro nel tempo, all’epoca dei Romani: fu infatti il Senato romano a commissionare al console Caio Flaminio, nel 187 a. C. , la costruzione di una strada che collegasse le città di Bologna e Arezzo, passando per Fiesole (Firenze).
Dopo alcuni secoli, la Flaminia Militare cadde in disuso: della strada utilizzata dalle legioni romane per gli spostamenti attraverso il crinale appenninico, si perse ogni traccia fino al 1979 quando, grazie al lavoro di due "archeologi per passione" - Cesare Agostini e Franco Santi - fu riportato alla luce il primo tratto di pavimentazione, nei pressi del monte Bastione. Da allora sono stati rinvenuti ampi tratti dell'antica strada: 30 anni di ricerche hanno permesso di riportare alla luce decine di metri di basolato (la caratteristica pavimentazione romana), ricoperti nel tempo da un alto strato di terra e foglie, e di ricostruire 7 siti archeologici, lungo un percorso complessivo di 24 km. tra il Bastione e il Passo della Futa.
Per tener viva la memoria storica della Flaminia Militare e valorizzare i territori dei comuni montani attraversati dalla strada romana, Legambiente organizza visite guidate ai siti archeologici lungo il crinale, tra le province di Bologna e Firenze.
Di seguito il depliant con tutte le informazioni sulla Flaminia Militare e le istruzioni per visitare oggi i siti dell’antica via di collegamento transappenninica.